Quanto è importante che un uccellino porti alla zampa un anello? Tantissimo, infatti un anello emula una carta d’identità e porta con se tante informazioni preziose per l’allevatore: scopriamole insieme!
Iniziamo dal dire che gli anellini esistono di materiali differenti, in particolare in: alluminio colorato, duralluminio colorato e in acciaio. Quelli più comuni sono sicuramenti quelli in alluminio colorato. Questi hanno incisi dei codici che andiamo adesso a spiegare:
Struttura anelli dopo il 2020
Struttura anelli prima del 2020
R.N.A.: acronimo di Registro Nazionale Allevatori è un codice alfanumerico composto da 4 cifre e/o lettere assegnato dalla federazione ad ogni allevatore, se vuoi risalire dal codice al nome dell’allevatore clicca qui e verrai reindirizzato sulla pagina federale
FOI: acronimo della Federazione Ornicoltori Italiani
X: dimensione dell’anello, ricorda che ogni specie ha una taglia di anellino, prima di ordinarli verifica sempre a questa pagina
19 e 21: Anno
00: numero progressivo utile al riconoscimento dei singoli soggetti
Nota che dal 2020 è inciso anche il codice IT identificate il paese Italia, ma passiamo adesso ad i colori. Infatti, una delle utilità degli anelli è la conoscenza dell’anno di nascita dell’esemplare, ma per semplificarne la lettura è stato usato un codice colorimetrico.
Eccovi una serie di anellini dal 2010 al 2021, nota la differenza di dimensioni delle diverse taglie, tra cui la taglia Z, la più piccola in assoluto con soli 2 mm di diametro interno
Ricorda che per alcune specie, come quelle di fauna autoctona e quelle protette dal CITES, l’inanellamento è obbligatorio. Inoltre, è necessario che il soggetto abbia l’anellino per poter competere nelle competizioni ornitologiche
Ma come si fa ad avere gli anellini? Basta iscriversi, clicca qui per scoprire come fare!